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Luca Vitone - Monologhi al Telefono a cura di Donatella Giordano

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A diversi mesi dall'inaugurazione della sua mostra allo Csac - Centro Studi e Archivio della Comunicazione dell’Università di Parma - Luca Vitone (Genova, 1964) racconta al telefono l’esito espositivo della sua residenza avvenuta nel 2017.
La recente esposizione faceva parte di un programma di residenze d'artista realizzato in occasione di Parma Capitale Italiana della Cultura 2020+21, che ha coinvolto anche
Massimo Bartolini e che vedrà la partecipazione di Eva Marisaldi, la cui mostra è stata
rinviata in data da destinarsi.

NAVIGANDO DENTRO GLI ARCHIVI DELLO CSAC: LUCA VITONE E LE OPERE

In occasione della mostra "Il Canone", organizzata all'interno della grande Abbazia cistercense di Valserena che è sede dello Csac dal 2007, Luca Vitone ha esposto unnumero di oggetti che si rifacevano all'opera "Das Rudel” di Joseph Beuys.
Erano ventiquattro come il branco di zattere della celebre opera dell'artista tedesco, infatti, le opere che segnavano il percorso della mostra. L'intuizione prendeva origine da un vecchio furgone in disuso utilizzato dal professor Quintavalle - il fondatore dello CSAC - per trasportare tutte le donazioni dal loro luogo di origine verso gli archivi del museo.
Posizionato, così, al centro della navata centrale, il furgone diventava l'elemento trainante di un percorso biografico ricco di riferimenti alla sua ricerca personale. Le sue scelte coinvolgevano tutte le sezioni e tutti gli ambiti disciplinari, dall'arte visiva alla fotografia, ai media o alla moda, tutte collegate cronologicamente rispetto alla data di arrivo nella collezione, da Ugo Mulas fino a Mario Schifano.

Donatella Giordano
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